Perché sempre più proprietari chiedono una dieta casalinga per il proprio cane?
Sono diverse le ragioni che hanno portato al ritorno di popolarità della dieta casalinga, un tipo di regime alimentare diffuso prima dell’introduzione del pet food.
Indipendentemente dalla motivazione, il nuovo successo dell’impiego di questa tipologia di dieta ha portato alla luce benefici e problematiche spesso sottovalutati.
Il veterinario è chiamato a mettere ordine ad una moltitudine di informazioni da cui è difficile per un proprietario districarsi.
È innegabile la maggior diffusione sul nostro territorio di questo regime alimentare non solo per i soggetti sani, ma anche per quelli affetti da problematiche cliniche di diversa natura.
Tuttavia il loro impiego non è privo di rischi, che devono essere ben chiari.
Come formulare una dieta casalinga
La formulazione di una dieta casalinga cotta può rappresentare una valida alternativa all’alimentazione industriale. Gli ingredienti della dieta casalinga dovrebbero essere scelti sulla base del contenuto nutrizionale, della tolleranza, della disponibilità dei nutrienti e non da ultimo dei costi.
Per formulare correttamente una dieta, sono necessarie competenze specifiche, software e database di ingredienti disponibili sempre aggiornati.
In linea generale una dieta casalinga dovrà contenere:
- una fonte di proteine, preferibilmente di origine animale e se più fonti vengono usate, almeno una deve avere questa origine
- una fonte di carboidrati (per apporti di amidi e fibra)
- una fonte di grassi (per il soddisfacimento dei fabbisogni di acidi grassi essenziali)
- una fonte di minerali (macro e microelementi) e vitamine
Pertanto, la scelta degli ingredienti non può essere fatta solo sull’appetibilità, ma dovrà considerare le esigenze nutrizionali del singolo.
Esistono diversi metodi per la formulazione di una dieta casalinga destinata al mantenimento di un cane o gatto. Un metodo semplice che consente di stimare gli apporti dei principali macronutrienti è quello che viene definito” Six Step Formulation” proposto da Paragon e Debraekeleer:
- Stima dell’apporto energetico
- Stima dei fabbisogni proteici
- Stima dei fabbisogni lipidici
- Stima dei fabbisogni di fibra
- Stima dei fabbisogni di carboidrati digeribili
- Stima dei fabbisogni mineral-vitaminici
Dieta casalinga: criticità nel cane sano
Spesso i proprietari non percepiscono la dieta casalinga nel cane sano come un grosso rischio. Andando ad analizzare le ricette che si trovano su siti internet o in pubblicazioni di diversa natura, emerge una realtà ben diversa.
L’impiego di formulazioni prive di riferimenti nutrizionali (NRC; FEDIAF), senza informazioni inerenti al programma di formulazione e il database di ingredienti utilizzati possono dar luogo ad equivoci o a mal interpretazioni.
Approssimativamente bilanciante, queste diete mostrano appetibilità, digeribilità e sicurezza spesso non adeguatamente verificate.
Anche le ricette che inizialmente erano bilanciate possono essere modificate nel corso del tempo da parte del proprietario, con sostituzioni e/o omissioni di ingredienti per preferenze personali o per convenienza o per errori nella preparazione.
Queste modifiche della ricetta originale, possono riguardare uno o più cambi di quantità o di ingredienti (sostituzione di fonte di proteine o carboidrati), omissioni, aggiunte. Tutto ciò inevitabilmente si ripercuote sull’animale.
Esistono, tuttavia, proprietari ligi, che mantengono inalterate le ricette casalinghe e la loro preparazione nel corso del tempo. Da alcuni studi emerge che circa fra il 13-20 % dei proprietari rimane fedele alla ricetta originale.
Eccessi e carenze
I problemi inerenti le ricette dei cani possono essere legati sia a deficienze nutrizionali, ma anche a eccessi. Le carenze possono riguardare un singolo o più nutrienti:
- zinco
- rame
- calcio e fosforo
- vitamina D
- vitamina E
- vitamina B12
- colina
- acidi grassi
Gli eccessi, tuttavia, si dimostrano ugualmente pericolosi. Quantità eccedenti a quelle che sono le attuali raccomandazioni possono riguardare le proteine, arginina e pirodossina, ma anche gli stessi acidi grassi polinsaturi EPA e DHA come la vitamina D.
Spesso per ovviare a questo rischio, i proponenti le diete casalinghe offrono più ricette da alternare per andare a soddisfare eventuali carenze presenti una di queste formulazioni.
L’alternanza e la diversità degli ingredienti può apparire una valida strategia, ma alla resa dei conti la dieta spesso rimane non adeguata a soddisfare quelle che sono le esigenze nutrizionale del cane a cui è destinata.
Nonostante questa diversificazione possa essere richiesta e apprezzata dai proprietari, può essere percepita in un secondo momento come un sovraccarico di lavoro i cui costi e sforzi vengono a pesare sulla proseguo di questo tipo di regime alimentare.
La gestione delle diete casalinghe nel cane malato
Molto spesso le diete casalinghe vengono proposte e utilizzate in corso di alcune patologie, che possono colpire i cani.
Da uno studio condotto da Johnson e coautori (2016), è emerso che le patologie più frequentemente coinvolte nelle richieste e nell’uso di diete casalinghe fossero quelle renali (43%), gastroenteriche (26%) dermatologiche e cardiache (19%).
Inoltre, in tale studio si mettevano ancora in evidenza le principali problematiche legate all’utilizzo di queste diete: apporti energetici inferiori, carenze di nutrienti (proteine, aminoacidiacidi grassi essenziali, minerali e vitamine).
Spesso le formulazioni pubblicate su siti internet o libri, anche da parte di Veterinari sono di ordine generico e il loro uso può essere valido, ma non adeguato alle esigenze specifiche e alla peculiarità di quel soggetto.
Le caratteristiche fisiopatologiche e digestive possono la differenza sull’adeguatezza nutrizionale della dieta.
La raccolta di un’anamnesi alimentare accurata dovrà essere la base per la costruzione di una dieta efficace.
La scelta ricadrà su fonti di proteine di origine animale e carboidrati digeribili (amidi) mai utilizzati prima, a cui andranno associati integratori mineral-vitaminici per non incappare in carenza di micronutrienti per le successive 4-12 settimane.
Perché tale dieta possa manifestare la sua massima efficacia sarà necessario informare il proprietario della sospensione di tutti i premi e gli snack o avanzi da tavola fino ad allora somministrati, ma anche facendo attenzione a tutti i medicinali in forma appetibile.
Diete casalinghe specifiche per malattie specifiche
Vuoi la maggiore appetibilità (utile per quei soggetti disoressici, anoressici), vuoi la capacità plastica di potersi adattare alle esigenze specifiche del soggetto (presenza di più comorbidità), la dieta casalinga può essere uno strumento utile in supporto alle terapie mediche.
Le diete casalinghe con formulazioni per le specifiche patologie, come la malattia renale cronica vengono sempre più spesso impiegate.
Una ricetta destinata a un cane affetto da qualsiasi patologia dovrebbe essere così specifica da ridurre la variabilità nella scelta degli ingredienti e nella preparazione della dieta finale.
Il profilo nutrizionale della razione finita deve essere il più costante possibile, nonostante l’approvvigionamento, la cottura e la preparazione dei pasti possano essere eseguiti da diverse persone.
Educazione del proprietario e ruolo del Medico Veterinario
Sempre più proprietari mostrano interesse in metodi e formulazioni alternative rispetto a quello che è il tradizionale pet food.
La dieta casalinga rappresenta una nuova sfida che i Medici Veterinari devono prendere in considerazione quando affrontano la nutrizione del cane.
Nonostante quelle che possano essere le opinioni personali, la possibilità di offrire questa scelta nutrizionale al proprietario rappresenta un’opportunità dal punto di vista professionale nella gestione clinico-sanitaria del cane.
Oggi abbiamo a disposizione diverse soluzioni: dalle preparazioni casalinghe gestite dal proprietario, alla possibilità di acquisto su internet di ricette già preparate.
La scelta condivisa di un’alimentazione appropriata per il proprio animale, non solo dal punto di vista di appagamento emotivo, ma soprattutto di soddisfacimento dei fabbisogni nutrizionali, resta il cardine delle scelte che il Veterinario dovrà attuare assieme al proprietario.
Una volta appurata la volontà di utilizzare un regime alimentare casalingo, formulata la dieta sulle esigenze specifiche del soggetto, non rimane che l’educazione del proprietario, affinché i rischi possano essere ridotti al minimo.
Tutti i membri del nucleo famigliare devono essere coinvolti nella spiegazione da parte del Medico Veterinario.
Impegno e precisione non devono essere dimenticati nella preparazione delle diete casalinghe.
Piccoli cambiamenti riguardanti il peso o il cambio di alcuni ingredienti possono avere effetti sulla salute del cane.
Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Missione Veterinario della Prof.ssa Eleonora Fusi: “La gestione delle diete casalinghe nel cane”.
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