Veterinari e medici zootecnici operano oggi in un contesto scientifico e normativo in rapida evoluzione. Con la chiusura del triennio ECM 2023-2025, è fondamentale conoscere le regole sui crediti compensativi per evitare ripercussioni sulla carriera professionale.
Funzionamento dei crediti compensativi
I crediti formativi eccedenti rispetto all’obbligo previsto possono essere una vera risorsa per chi non è riuscito a chiudere regolarmente i trienni passati.
In particolare, i crediti maturati in eccesso tra il 2014 e il 2025 possono essere utilizzati per sanare eventuali debiti pregressi fino al 31 dicembre 2028.
Si tratta di una misura che dà una seconda possibilità ai professionisti, riconoscendo il valore della formazione già svolta e offrendo più tempo per regolarizzare la propria posizione.
La compensazione avviene in maniera completamente automatica tramite il portale CoGeAPS, senza necessità di domande o procedure aggiuntive: il sistema provvede a riallocare i crediti in eccesso, partendo sempre dall’eccedenza più recente, così da coprire in ordine progressivo i trienni ancora scoperti.
Questo meccanismo riduce notevolmente la burocrazia e permette a chi si è formato con costanza negli ultimi anni di ottenere un vantaggio concreto, evitando che il proprio impegno cada nel vuoto e trasformandolo invece in uno strumento utile per sanare eventuali mancanze del passato.
Premialità per chi ha sempre rispettato l’obbligo formativo
I professionisti che risultano certificabili nei trienni precedenti vengono premiati con un meccanismo di riconoscimento concreto: ricevono 20 crediti bonus da utilizzare sia per il triennio 2023-2025 sia per quello successivo, 2026-2028.
Questo beneficio non richiede alcuna richiesta formale o procedura particolare: l’attribuzione avviene automaticamente sul portale CoGeAPS, a dimostrazione di quanto sia importante la costanza nel rispettare gli obblighi formativi.
Si tratta di una forma di premialità pensata per valorizzare l’impegno continuativo dei professionisti che hanno sempre mantenuto la propria posizione in regola.
Oltre a rappresentare un vantaggio pratico, perché riduce il numero di crediti da maturare nei trienni in corso, questo bonus diventa anche un segnale di fiducia: chi investe con regolarità nella propria crescita professionale viene sostenuto e incentivato a proseguire su questa strada.
Le conseguenze per chi non assolve l’aggiornamento
Trascurare l’aggiornamento ECM non è più una semplice dimenticanza amministrativa, ma un vero e proprio rischio per la carriera del medico veterinario.
Gli Ordini professionali hanno il compito di verificare la posizione formativa dei propri iscritti e, in caso di irregolarità, possono avviare procedimenti disciplinari che incidono sulla reputazione e sulla possibilità di esercitare con serenità.
Inoltre, in caso di contenziosi legali o responsabilità professionali legate alla gestione di un animale o a una consulenza tecnico-legale, la mancanza di crediti può essere interpretata come una carenza di aggiornamento, indebolendo la posizione del veterinario coinvolto.
Sul piano pratico, l’irregolarità comporta anche la perdita di opportunità professionali.
In molti casi, la regolarità ECM è infatti requisito indispensabile per partecipare a bandi pubblici, convenzioni con enti locali, incarichi specialistici o collaborazioni con strutture accreditate.
Non essere in regola significa quindi esporsi a limitazioni concrete che possono frenare la crescita professionale e ridurre le possibilità di sviluppo della propria attività.
Consigli utili
Se, dopo aver verificato la tua posizione su Agenas, ti accorgi che ti mancano ancora dei crediti, non aspettare l’ultimo momento: visita il sito www.missioneveterinario.it e scopri i corsi ECM dedicati ai medici veterinari.
Troverai percorsi formativi mirati, sempre aggiornati e disponibili online, che ti permetteranno di completare in tempo l’obbligo formativo e, allo stesso tempo, di approfondire tematiche utili per la tua pratica quotidiana.